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Una Critica – Film di Michael Moore… Capitalismo, una storia d’amore

Posted by on October 15, 2009 at 9:35 am.

Blog - Michael MooreHo deciso, oggi, di andare a vedere l’ultimo film di Michael Moore intitolato:”Capitalismo, una storia d’amore”.  Moore e’ famoso per i documentari come “Bowling for Columbine, Farenheit 9/11”,(vincitore del premio Oscar) e “Sicko”.

Questa volta Moore, nel suo stile unico di umorisimo all’ indignazione,  prende il concetto di capitalismo.  Come sempre lui non e’ timido e suggerisce che il capitalismo e’ cattivo e responsabile sia per la distruzione dei nostri valori sociali, e sia per il crollo della borsa del 2008: risultato,questo, provocato da Wall Street: dalla sua avidita’,e dalla voglia di acquistare di piu’ senza  riguardo per il resto della societa’ che non ha molto.

Ci sono certi punti di cui sono d’accordo con Moore.  In quanto secondo me e’ vero che, probabilmente il Governo e Wall Street erano legati in un modo tale da influenzarsi a vicenda promovendo, cosi’, i loro investimenti in cui: i ricchi, avrebbero potuto continuare a guadagnare molti soldi, mentre i politici, con il sostegno di Wall Street, avrebbero potuto continuare a fare politica.  Comunque, si deve tenere presente che il film rappresenta il punto di vista di Moore, il quale a sua volta mostra i fatti per far validare la sua prospettiva.

Sebbene Moore facesse vedere: Tim Geitner,attuale Segretario del Tesoro, quando ancora era membro del Federal Reserve Board di New York, come incompetente, ha dimenticato di dire, pero’,che e’ stato scelto da Obama per il suo attuale incarico.

Il problema qual’e’?

La risposta e’: che attraverso questo film Moore e’ pronto a criticare Il Presidente Bush, ma, mi ha colpito che, poiche’ e’ un grande sostenitore di Obama, non lo critichi mai per il suo coinvolgimento nel crollo dell’ economia.

Questo film non e’ il suo capo lavoro, comunque, vale la pena di vederlo.  E’ stimolante e ci lascia con la domanda, “C’e’ un altro modo finanziario che il capitalismo?”

One Comment

  • Il film di Moore è sicuramente un forte messaggio di ricerca dei valori in un periodo di appannamento politico europeo ed italiano.Moore non è un economista e non è tenuto alle distinzioni scientifiche, ma non può trascurare che il capitalismo ha convissuto per buona parte del ventesimo secolo con la democrazia in quegli Stati uniti ove oggi sarebbe condiviso solo da poco più di un terzo della popolazione. Cosa fa la differenza fra la compatibilità di ieri e l’incompatibilità di oggi?Ieri si trattava di un meccanismo ad applicazione variegata e flessibile, passibile dei limiti agli eccessi ,come nella legislazione antimonopolistica,e dei contrappesi dello welfare state, mentre il capitalismo finanziario di oggi, ingigantito sia dalla deregulation che da un rapporto troppo pervasivo con il sistema politico, non può per sua natura esser altro che monopolistico ed oligarchico. Ciò dovrebbe creare nuove ed ampie alleanze di rivolta, che coinvolgono insieme al lavoro dipendente anche quello autonomo e la stessa piccola imprenditoria inutile al gioco finanziario.

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